Cos’è davvero l’autostima?

L’autostima è semplicemente il modo in cui vediamo e valutiamo noi stessi. È una specie di “specchio interno” che ci mostra ciò che pensiamo di valere, se ci sentiamo all’altezza o meno rispetto agli altri e alle sfide della vita. Attenzione però, perché non è un giudizio oggettivo: spesso siamo proprio noi i giudici più severi verso noi stessi!

 

Se ti fermi un attimo e pensi, la tua autostima non dipende solo da ciò che sei davvero, ma dal modo in cui interpreti le esperienze della tua vita.

 

Ti faccio un esempio pratico:

Caso di Marco, il catechista

Immagina Marco, un catechista appassionato che tiene incontri settimanali con un gruppo di giovani. Una sera, durante una catechesi, nota che alcuni ragazzi sono distratti e poco coinvolti.

- Se Marco ha un’autostima solida potrebbe pensare:  

  “Forse stasera sono un po’ stanchi, la prossima volta proverò a coinvolgerli diversamente. Capita a tutti!”

- Se Marco ha una bassa autostima, potrebbe invece pensare:  

  _“Non sono capace di interessare questi ragazzi, probabilmente non sono bravo come gli altri catechisti. Forse dovrei lasciare perdere.”

 

Vedi la differenza?  

La situazione è sempre la stessa, ma la valutazione cambia completamente a seconda del livello di autostima.

Perché l’autostima è importante nella vita di un credente?

Ora, per noi credenti, riflettere sull’autostima assume anche un valore spirituale profondo. Pensa a questo:

Insegniamo spesso che siamo stati creati da Dio, e che Lui ci ama personalmente, profondamente, infinitamente. Se ci fermiamo un attimo su questo pensiero, allora l’autostima acquista un significato molto particolare: 

Avere autostima significa riconoscere e accogliere il nostro valore, perché Dio ci ama e ci vede sempre preziosi.

 

Dio ci ha donato qualità, talenti e anche debolezze, perché nella nostra fragilità possa manifestarsi il Suo amore. Quando invece dubitiamo troppo di noi stessi, dimentichiamo questa realtà essenziale: siamo importanti e amati non per ciò che facciamo o per come appariamo agli altri, ma semplicemente perché siamo figli di Dio.

 

Quali fattori influenzano l’autostima?

Spesso ci troviamo a confrontare noi stessi con gli altri. Pensieri tipo:

- “Lui è capace è laureato, io no.”  

- “Lei sa pregare con parole più belle.”  

- “Gli altri hanno più carisma, io no.”

 

Questi confronti sono velenosi, e compromettono la nostra autostima perché ci fanno guardare sempre quello che non siamo invece di valorizzare ciò che già siamo. Ti faccio un altro esempio:

 

Caso di Chiara, la volontaria

Chiara lavora nel gruppo giovani della parrocchia, organizza incontri e iniziative, però non si sente mai all'altezza. Ogni volta pensa:  

"Gli altri sono più capaci, hanno idee migliori, sicuramente io non sono all'altezza."

 

Un giorno qualcuno le dice semplicemente:  

"Chiara, sai che quando sei presente trasmetti pace e serenità? È un dono bellissimo che hai."  Da quel momento Chiara scopre che aveva sempre guardato ciò che le mancava, dimenticando ciò che Dio già aveva messo in lei.

 

Come coltivare una buona autostima?

Ti do alcuni piccoli consigli concreti e spirituali per coltivare una buona autostima:

 

1. Valorizza ciò che sei:  

   Impara a guardarti con gli occhi di Dio. Sei unico e prezioso così come sei. Non paragonarti continuamente agli altri, piuttosto concentrati sui tuoi doni personali e ringrazia Dio per ciò che ti ha dato.

 

2. Accogli anche i limiti con serenità:  

   Non siamo perfetti, e va bene così! La nostra autostima cresce quando impariamo ad amarci anche nei limiti, accettando che la nostra fragilità è spazio per l’azione della grazia di Dio.

 

3. Accetta complimenti e critiche con equilibrio:   Se qualcuno ti elogia, ringrazia Dio che agisce in te. Se ricevi una critica, valuta se può aiutarti a migliorare, ma non permettere che metta in discussione il tuo valore personale.

 

4. Cura la tua vita spirituale:  

   La preghiera, l’adorazione e la lettura della Parola sono strumenti potenti per scoprire e confermare il tuo valore davanti a Dio. Più avrai intimità con Lui, più avrai consapevolezza del tuo valore.

 

 Una riflessione finale per te:

Ricordati sempre che una buona autostima non è orgoglio o superbia. È consapevolezza serena del proprio valore.  

In fondo, Gesù stesso ci insegna ad amare il prossimo “come noi stessi” (Matteo 22,39). Questo implica che per amare davvero gli altri, dobbiamo innanzitutto imparare ad amarci e rispettarci come Dio ci ama.

 

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