Ministero di guarigione e liberazione di Gesù

 

Il ministero pubblico di liberazione e guarigione di Gesù è un aspetto centrale della sua missione sulla terra. Nei Vangeli vediamo chiaramente come Gesù, con parole e opere, manifesti il Regno di Dio attraverso la predicazione, la guarigione dei malati e la liberazione degli oppressi dal potere del maligno. Questo ministero non è solo un segno della sua identità messianica, ma anche un’anticipazione della vittoria definitiva sul peccato, sulla morte e su Satana.

 

 1. Gesù annuncia la liberazione e la guarigione

Quando Gesù inizia il suo ministero pubblico, lo fa leggendo nella sinagoga di Nazareth un passo di Isaia che profetizza la venuta del Messia come colui che porta guarigione e liberazione:

 

«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4,18-19).

 

Con queste parole, Gesù dichiara la sua missione: portare la salvezza integrale, che include la liberazione dal male e la guarigione dell’uomo nel corpo, nell’anima e nello spirito.

 

 2. Gesù guarisce i malati

Gesù compie molte guarigioni durante il suo ministero: ridona la vista ai ciechi, fa camminare gli zoppi, purifica i lebbrosi, risuscita i morti. Questi miracoli non sono solo gesti di compassione, ma segni del Regno di Dio che irrompe nella storia. Essi mostrano che Dio è vicino al suo popolo e che in Lui non c’è spazio per il dolore e la malattia.

 

Alcuni esempi:

- Il cieco di Gerico (Mc 10,46-52): Gesù risponde alla sua fede e lo guarisce.

- La suocera di Pietro (Mc 1,29-31): guarisce immediatamente e si mette a servire.

- L’emorroissa (Mc 5,25-34): tocca Gesù con fede e riceve la guarigione.

 

3. Gesù libera gli indemoniati

Il ministero della liberazione di Gesù è altrettanto evidente. Nei Vangeli si trovano numerosi episodi in cui scaccia i demoni, dimostrando la sua autorità su Satana e le potenze del male. 

 

Alcuni esempi:

- L’indemoniato di Cafarnao** (Mc 1,23-26): Gesù comanda allo spirito impuro di uscire e questi obbedisce.

- L’indemoniato di Gerasa** (Mc 5,1-20): un uomo posseduto da una legione di demoni viene liberato, e Gesù lo manda ad annunciare la misericordia di Dio.

- Il ragazzo epilettico posseduto (Mc 9,14-29): un caso che richiede preghiera e digiuno.

 

Gesù non solo libera, ma insegna anche ai discepoli a farlo: «Nel mio nome scacceranno i demoni»*(Mc 16,17).

 

 4. Gesù trasmette questo ministero ai discepoli

Gesù non ha voluto che il ministero di liberazione e guarigione terminasse con Lui. Ha dato ai suoi apostoli il potere di guarire e scacciare i demoni:

 

«Chiamati a sé i Dodici, diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di guarire le malattie» (Lc 9,1).

 

E dopo la sua risurrezione, lo conferma nel mandato missionario:

 

«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura. […] Imporranno le mani ai malati e questi guariranno»(Mc 16,15-18).

 

 5. Questo ministero continua nella Chiesa

Ancora oggi, la Chiesa continua il ministero di guarigione e liberazione attraverso i sacramenti, la preghiera, l’esorcismo e il carisma della guarigione. La Confessione, l’Unzione degli Infermi, la Santa Messa e l’Adorazione Eucaristica sono momenti di potente liberazione e guarigione spirituale. Inoltre, alcuni hanno il dono carismatico della guarigione, che si manifesta in modo particolare nei movimenti carismatici e nei gruppi di preghiera.

 

Conclusione

Il ministero pubblico di liberazione e guarigione di Gesù non è solo un ricordo del passato, ma una realtà viva nella Chiesa. Egli è lo stesso ieri, oggi e sempre  (Eb 13,8), e continua ad agire attraverso il suo Corpo Mistico. Chi si apre con fede alla sua azione può sperimentare la guarigione e la libertà che solo Lui può dare.